Articolo tratto dal trimestrale di FARMACIE SPECIALIZZATE Il Giornale della Salute, autunno 2020
Fumo, alcol, grassi, zuccheri, pesticidi e conservanti inquinano il nostro organismo che può faticare a liberarsi in modo efficace di scorie e tossine. Stanchezza, difficoltà nella digestione, a livello intestinale e nel riposo sono i campanelli d’allarme più frequenti. La risposta al bisogno di ristabilire un buon equilibrio e di riconquistare tutte le nostre energie per vivere in salute si chiama DETOX.
A volte è solo una sensazione. Più spesso un segnale ricorrente. Stitichezza, impurità della pelle, senso di pesantezza. Il corpo trova sempre il modo per avvisarci di uno squilibrio che richiede di essere corretto. Il Detox è la risposta.
Ripensare la nostra routine
Una verifica delle abitudini e la disponibilità a migliorarle sono indispensabili. Sono tantissime, infatti, le azioni che fanno la differenza. Anzi tutto dobbiamo assicurarci il più possibile un’alimentazione bilanciata: riduciamo alcol, fritti, grassi, zuccheri, cibo spazzatura e portiamo in tavola tanta frutta e verdura, con prodotti locali, stagionali e biologici. Impariamo a lavarla bene, con acqua e bicarbonato o limone ricordando di sciacquarla abbondantemente. Evitiamo le parti bruciate o carbonizzate preferendo le cotture light, al vapore o comunque brevi e a temperature non troppo alte per conservare i nutrienti. Non ultimi i contenitori: meglio vetro, ceramica e acciaio inossidabile, riutilizzabili e amici dell’ambiente e della salute. Verifichiamo che le padelle antiaderenti siano PFOA free e usiamo solo plastica a uso alimentare, contrassegnata dai numeri 1, 2, 4, 5 (la più sicura è la 4), evitando di esporla alle alte temperature. Non possiamo pensare al Detox se non cerchiamo di eliminare un fattore di rischio potentissimo come il fumo e di contenere gli effetti deleteri dello stress. E, ancora, assumiamo i farmaci solo quando necessari e curiamo l’igiene: togliamo le scarpe entrando in casa, cambiamoci i vestiti e, naturalmente, laviamo bene le mani. Un’ attività fisica regolare e un buon riposo faranno il resto. Ma come possiamo supportare in modo specifico le parti più coinvolte dell’organismo nell’eliminazione di scorie e tossine?
Il secondo cervello: il microbiota
Negli ultimi decenni, numerose ricerche scientifiche hanno approfondito il ruolo del microbiota - la “vecchia” flora intestinale - nella salute. La sua azione non si arresta a livello digestivo - processando i nutrienti e sintetizzando alcune vitamine del gruppo B e K - ma si dispiega anche a livello metabolico e nella modulazione del sistema immunitario. I segnali di disbiosi possono essere diversi: stitichezza o diarrea, meteorismo, ma anche frequenti cistiti, afte, problemi cutanei, orzaioli. L’equilibrio delle migliaia di famiglie di virus, muffe e batteri con cui conviviamo fin dalla nascita è essenziale. Se è importante curare la nutrizione, assicurandosi un buon apporto di fibre, lo è altrettanto bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, eliminare l’alcol e tutte le sostanze che provocano disbiosi, masticare bene, contenere lo stress. La scelta dei probiotici deve sempre essere mirata e accompagnata dal sostegno della barriera intestinale con glutamina, mentre in caso di digestione lenta possono essere utili enzimi digestivi.
Sostenere il fegato
È la più grande ghiandola del nostro corpo: il fegato produce la bile, essenziale per la digestione dei grassi, e processa le scorie e le sostanze nocive che sono espulse con urine e feci. Quando fatica a svolgere la sua azione, possiamo soffrire di alitosi, avere una pelle impura, la sensazione di pancia “pesante”, difficoltà a digerire o sonnolenza postprandiale, unghie e capelli fragili e, a volte, feci chiare non ben formate. Per sostenere il fegato dobbiamo preferire i cibi ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura arancioni, rosse e viola, ma anche gli ortaggi verdi con proprietà depurative quali broccoli e carciofi. Il fegato è molto sensibile agli eccessi alimentari, all’alcol, al fumo, ai farmaci e alle infezioni virali: per questo è importante, una tantum, rivedere lo stile di vita e programmare cicli Detox con integratori specifici a base di carciofo, cardo, tarassaco e N-acetilcisteina.
Il sistema linfatico
È composto da linfonodi collegati ai vasi linfatici che trasportano la linfa. Questa contiene ossigeno, globuli bianchi, nutrienti ma anche batteri e cellule danneggiate o estranee. Bere poco, usare troppo sale, fumare, sono le abitudini che ingolfano il sistema linfatico e conducono a gonfiori, cellulite, emorroidi, crampi e formicolii. Per sostenere il sistema linfatico è importante bere, anche tisane drenanti e depurative - ma senza zucchero! - e prediligere le spezie al sale. Periodicamente si possono favorire diuresi e drenaggio con integratori a base di betulla, meliloto, pilosella e orthosiphon. Anche una sauna e un bagno turco aiutano a decongestionare il sistema linfatico. Apprezzeremo subito la differenza.