Cuore e pressione: quel che c’è da sapere – Farmacie Specializzate
Cuore e pressione: quel che c’è da sapere

Cuore e pressione: quel che c’è da sapere

Con pressione sanguigna ci riferiamo alla pressione arteriosa sistemica ovvero il rapporto tra la forza con cui il sangue spinge sulle pareti arteriose e la resistenza mediata dalla superficie delle pareti stesse.
Si misura in millimetri di mercurio (mmHg).

Immaginiamo il nostro sistema cardiovascolare come una fitta rete di tubi che formano un complesso idraulico in cui la pompa che garantisce il pompaggio è il cuore!

La pressione arteriosa dipende da due variabili:

  • la gittata cardiaca, cioè la quantità di sangue che il cuore riesce a spingere in aorta ad ogni contrazione
  • la resistenza al passaggio del flusso sanguigno generata dall’elasticità e dal diametro dei vasi arteriosi 

Minima e massima

Quando misuriamo la pressione sentiamo parlare di minima e massima, ma cosa significa?
A mano a mano che il sangue si allontana dal cuore procedendo lungo il sistema arterioso, la pressione tende gradualmente a diminuire e, poiché l’immissione del sangue nelle arterie da parte del cuore avviene in modo discontinuo seguendo le contrazioni cardiache, la pressione arteriosa ha un valore massimo, detto pressione sistolica, e un valore minimo, definito pressione diastolica.

La pressione massima corrisponde alla pressione che si ha al momento della sistole cardiaca, cioè quella fase di contrazione che determina il rapido passaggio del sangue all’interno dell’aorta.

La pressione minima corrisponde, invece, alla pressione al momento della diastole, cioè la fase di rilassamento che segue la contrazione.

La pressione non si mantiene costante durante la giornata, ha piuttosto un andamento circadiano ossia dipende dal nostro stato di sonno o veglia.
Durante il sonno la pressione si riduce, perché le richieste metaboliche dei vari organi sono ridotte al minimo, mentre quando si fa uno sforzo fisico la pressione aumenta perché è incrementata la richiesta di ossigeno da parte dei muscoli.

Importanti fluttuazioni dei valori pressori si rilevano anche in conseguenza di variazioni di temperatura (il famoso calo di pressione dovuto al caldo!) ed è interessante sottolineare che i valori aumentano anche in seguito a uno stress o una tensione emotiva.
Una prova di questo è la cosiddetta “ipertensione da camice bianco”: non di rado i valori pressori rilevati dal medico sono maggiori rispetto a quelli rilevati dal paziente stesso a casa propria!

Proprio a causa di queste fluttuazioni fisiologiche è consigliabile, in caso si esegua un monitoraggio pressorio giornaliero, effettuare il rilevamento della pressione alla stessa ora, e pressoché nelle stesse condizioni in modo da avere una misura più attendibile possibile. 

Quando la pressione è alta

L’European Society of Cardiology (ESC) e l’European Society of Hypertension (ESH) nelle Linee guida 2018 hanno inserito la classificazione dei valori di pressione:

  • Ottimale con pressione sistolica <120 mmHg e pressione diastolica 80 mmHg
  • Normale con pressione sistolica tra 120-129 mmHg e pressione diastolica tra 80-90 mmHg
  • Alta con pressione sistolica >130 mmHg e pressione diastolica >90 mmHg

Per parlare di ipertensione è necessario che tali valori elevati si mantengano nel tempo.
Il trattamento farmacologico verrà valutato dal medico sulla base dei valori di pressione e, più in generale, dal rischio cardiovascolare globale del soggetto.

Nella maggior parte dei casi l’ipertensione arteriosa è spesso associata a sovrappeso o obesità, come conseguenza di cattive abitudini alimentari e scarsa attività fisica.
Inoltre i valori pressori tendono ad aumentare con l’avanzare dell’età in conseguenza alla perdita di elasticità dei vasi arteriosi, questo fenomeno deve comunque essere tenuto sotto controllo e considerato come patologico!
L’ipertensione è associata a un maggiore sviluppo di malattie cerebrovascolari (sia ischemiche che emorragiche) e di cardiopatia ischemica.

Gli ipertesi hanno poi una maggiore propensione a sviluppare insufficienza renale e scompenso cardiaco perché la maggior pressione del circolo influenza il “lavoro” di questi organi.

Per tutte le ragioni che abbiamo già citato è fondamentale controllare i valori pressori, in questo modo si potranno tenere a bada valori non patologici o rendersi invece conto che è opportuno rivolgersi ad un medico. 

Come misurare la pressione

La misurazione della pressione è molto semplice e per nulla invasiva!
Basta seguire alcuni semplici accorgimenti per effettuare una misurazione perfetta:

  • Non consumare caffè, mangiare o fumare nella mezz’ora precedente alla misurazione
  • Siediti e ripostati per qualche minuto prima di effettuare il test
  • Effettua la misurazione in un ambiente tranquillo e con una temperatura confortevole
  • È importante essere seduti correttamente, con la schiena dritta e appoggiata alla sedia
  • Controlla che il manicotto sia delle dimensioni adeguate e appoggia l’arto da cui prendi la misurazione a livello del cuore
  • Non parlare durante o tra le misurazioni

È fondamentale favorire fisiologici livelli pressori attuando uno stile di vita sano e un'alimentazione bilanciata, in più possono rivelarsi utili attivi antiossidanti, che riducono l'infiammazione e mantengono in salute le pareti dei nostri vasi sanguigni ad esempio gli omega 3 e i polifenoli contenuti nel Picnogenolo! Chiedi aiuto al tuo farmacista di fiducia/specializzato!

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