Articolo di Luisa Castellini tratto dal trimestrale di FARMACIE SPECIALIZZATE Il Giornale della Salute, inverno 2020
Fin dalla nascita conviviamo, in perfetta simbiosi, con un ecosistema complesso e raffinato di cui solo oggi stiamo diventando consapevoli. Tanto forte da sostenere il nostro sistema immunitario e i processi metabolici ed essere capace di riorganizzarsi di fronte a ogni nostro “attacco”, dall’ alimentazione scorretta allo stile di vita caotico e sedentario. Così la composizione e l’azione del microbiota intestinale influiscono sulla nostra salute.
Intervista al dottor Alfredo Saggioro
• Specialista in Gastroenterologia e in Medicina Funzionale
Perché oggi chiamiamo microbiota la “vecchia” flora batterica?
Siamo sempre stati consapevoli che all’interno dell’essere umano albergassero dei batteri. Si pensava, semplicemente, che fossero dei “commensali”, senza una funzione specifica. Fino a una ventina d’anni fa gli strumenti per identificare i ceppi batterici all’interno dell’intestino erano pochi, costosi e poco sensibili, a eccezione dei casi di forte squilibrio e quindi di una prevalenza netta di una famiglia di batteri rispetto a un’altra. Lo sviluppo tecnologico ha reso possibile identificare la straordinaria varietà di batteri che abitano il nostro organismo e quindi iniziare anche a comprenderne il vero ruolo nella nostra salute.
Cosa raccontano i numeri del microbiota?
Ci restituiscono l’immagine di un ecosistema straordinario, che non si limita all’intestino, sebbene la prevalenza di organismi sia nel tratto del tenue e del colon. A oggi sono state censite oltre 3700 famiglie di batteri diversi, di cui molte erano sconosciute. La divisione in specie e generi ha permesso di sistematizzare le conoscenze e riconoscere quali famiglie hanno funzioni più o meno utili all’organismo o sono, invece, patogene. L’uomo è composto da 10mila miliardi di cellule ma coabita con 100mila miliardi di batteri: si tratta di numeri impressionanti. Oltre ai batteri, nell’organismo troviamo anche muffe, lieviti e virus come Escherichia coli, Pseudomonas, Klebsiella e Candida. In un sistema equilibrato sono una minima parte rispetto alla presenza, superiore, dei batteri positivi.
Quali funzioni svolge questo “esercito” di batteri?
I batteri compiono funzioni complesse e positive. Ad esempio ci aiutano a produrre il 15% di energia del nostro corpo, le vitamine del gruppo B e la vitamina K2, essenziale per l’assorbimento del calcio nelle ossa e nei denti. Non dimentichiamo che ogni essere umano ha circa 23mila geni e ciascuno produce un enzima, un anticorpo, un neuromediatore. I batteri, di geni, ne hanno 500mila, con funzioni altrettanto specifiche. Da qui il crescente interesse della scienza: si è compreso che alcuni batteri sono connessi agli impulsi della fame, della sazietà, dell’invecchiamento ma anche dell’attenzione. Così ad esempio la famiglia Bifidobacterium, una delle più note, si è rivelata preziosa per il sistema immunitario. L’azione del microbiota non si limita a livello metabolico ma abbraccia tutto l’organismo.
A quali condizioni è associata la disbiosi?
La composizione e l’azione del microbiota hanno un ruolo importante nei processi che sottendono molte condizioni croniche, non “solo” digestive e metaboliche. La disbiosi è una situazione di squilibrio, che può essere connessa a un’alterazione delle difese immunitarie, a sindrome del colon irritabile, ipercolesterolemia, obesità, diabete di tipo 2. Oggi sappiamo come il microbiota può influire sull’artrite, l’autismo, il declino cognitivo ma anche sulla salute del cuore, i disturbi dell’umore e sulle neoplasie, ovvero sulla maggior parte delle possibili condizioni di squilibrio.
Qual è la dieta ideale per il microbiota?
Ogni essere umano è unico e così è il suo microbiota. Ci sono diversi ecosistemi che possono essere considerati positivi: sono simili ma non identici. Certamente i nostri batteri hanno bisogno di una buona alimentazione. E questo significa in primis fibre: ai miei pazienti ricordo sempre che dovremmo consumare almeno 1 kg tra frutta e verdura al giorno. Evitando di eccedere con grassi, zuccheri e alcol e preferendo cibi poco raffinati, spezie ed erbe aromatiche, possiamo contribuire ogni giorno alla salute del microbiota. Non a caso il latte materno è ricco di straordinari oligosaccaridi che stimolano la produzione delle migliori famiglie di batteri. Ma se poi da bambini e adulti mangiamo male questa eredità viene presto vanificata.
Oltre all’ alimentazione, come possiamo prenderci cura del microbiota?
Spesso dimentichiamo che siamo noi a essere ospiti dei batteri e che sono loro a decidere per noi. Oltre a intervenire sull’alimentazione, è bene migliorare lo stile di vita: muoversi di più e diminuire lo stress. Ma anche evitare di assumere antibiotici quando non è necessario. Questi farmaci non colpiscono solo i battei patogeni ma anche quelli buoni. Inoltre l’abuso di antibiotici nel tempo rischia di dare luogo a forme di batteri resistenti.
Perché è importante conoscere il proprio microbiota?
Oggi la tecnologia permette di analizzare l’esatta composizione del nostro microbiota e, a breve, anche dei metaboliti che produce. In caso di condizioni croniche, avere un quadro dello stato di salute del microbiota può fornire informazioni utili e motivare il paziente a intervenire in modo appropriato sul proprio stile di vita, correggendo l’alimentazione e provvedendo alle opportune integrazioni di ceppi batterici positivi.
L’ecosistema intestinale
Un servizio di analisi semplice, sicuro e non invasivo per conoscerlo
Sindrome del colon irritabile, morbo di Crohn, gonfiore addominale, colite, cistiti, stipsi. Sono molte le condizioni che possono essere connesse a una disbiosi, uno squilibrio intestinale. Da qui l’importanza di averne una “fotografia” grazie ad un’analisi del microbiota. Conoscerne lo stato e la composizione aiuta a sostenere l’equilibrio del microbiota in modo efficace, intervenendo sull’alimentazione e con un’integrazione di precisione dei ceppi batterici appropriati. Utile a tutti per migliorare il proprio benessere, usufruire di un servizio di analisi può essere in particolare di supporto per chi assume molti farmaci, si ammala di frequente o soffre spesso di disturbi del sonno e dell’umore o ha difficoltà a perdere peso. Il servizio di analisi del microbiota fornisce un report completo sulla ricchezza e sulla biodiversità del microbiota e un indice della disbiosi identificando le famiglie batteriche principali e quelle potenzialmente patogene attraverso il commento di un microbiologo. A corredare il referto, l’interpretazione clinica firmata da un gastroenterologo con l’indicazione di linee guida alimentari e delle integrazioni opportune per ritrovare uno stato di eubiosi. Il servizio di analisi è eseguito da un laboratorio specializzato su un campione raccolto a casa e portato in farmacia. Un modo pratico e non invasivo per avere informazioni preziose sulla propria salute e migliorarla con interventi personalizzati.
Se sei interessato ad usufruire del servizio di analisi del microbiota, chiedi informazioni alla tua Farmacia Specializzata di fiducia.