Controllare il peso per salvaguardare il benessere cardiovascolare – Farmacie Specializzate
Controllare il peso per salvaguardare il benessere cardiovascolare

Controllare il peso per salvaguardare il benessere cardiovascolare

Secondo i più recenti dati forniti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) emerge che il 59% degli adulti europei e quasi 1 bambino su 3 è in sovrappeso o è affetto da obesità. 

Questo è dovuto principalmente alla facile disponibilità di cibi ad alto contenuto calorico; a ciò si aggiunge la mancanza di esercizio fisico regolare, unita al lavoro per lo più sedentario. Anche le esperienze personali, l'aumento dello stress e la mancanza di sonno adeguato possono compromettere l’equilibrio del nostro organismo e contribuire all'aumento di peso. 

Da cosa dipende il nostro peso corporeo?

Sostanzialmente l’aumento o la diminuzione del peso dipende dal numero di calorie che si assumono, da quante di queste si immagazzinano e da quante se ne bruciano.

Quindi, se mangiamo di più di quanto “bruciamo” saremo in un regime alimentare ipercalorico, che se protratto nel tempo, porterà ad un eccesso di grasso corporeo, soprattutto grasso viscerale.

Il grasso viscerale è quello che circonda gli organi interni come fegato, reni, pancreas ed è fortemente legato all’aumento del rischio di patologie cardiovascolari. Invece, il grasso sottocutaneo si trova appena sotto la pelle, meno pericoloso del primo ma comunque da tenere sott’occhio.

Le nostre abitudini quotidiane, come la quantità di cibo che ingeriamo e il tempo impiegato per fare esercizio fisico, possono essere influenzati da molti fattori come la genetica, l’età, il genere e l’etnia oltre che da fattori sociali, emotivi, psicologici e fattori ambientali.

Da non sottovalutare lo stress! In condizioni di stress si ha un eccesso dell’ormone cortisolo che determina l'aumento del grasso viscerale a livello dell'addome ed incide fortemente sulla difficoltà di dimagrimento. In più, quando ci sentiamo sotto stress abbiamo la tendenza a mangiare di più e male, la nostra voglia ricade spesso sui “junk food” o cibi spazzatura, che apportano grandi quantità di calorie e pochi nutrienti. 

Come valutare il peso ideale

Esistono diversi calcoli per valutare il proprio peso ideale.

Misura della circonferenza addominale: con un metro da sarta si va semplicemente a misurare il giro vita che dovrebbe essere inferiore a 80 cm nelle donne e inferiore a 94 cm negli uomini. Si tratta di una rilevazione semplice da effettuarsi ma è sempre meglio affidarsi ad un professionista per non trarre conclusioni affrettate.

WHR: rapporto tra la circonferenza della vita e la circonferenza dei fianchi. Si calcola facendo il rapporto tra le due misure sempre con un metro da sarta. Il risultato dovrebbe essere inferiore a 0,80 per le donne e inferiore a 0,95 per gli uomini.

Indice di Massa Corporea (IMC) o BMI: si calcola dividendo il peso, espresso in kg per il quadrato dell’altezza, espressa in metri (IMC= kg/m2). Una persona si definisce in sovrappeso se il suo IMC è tra 25 e 29.9, obeso se ≥30. Anche qui non lanciamoci in interpretazioni che non tengono conto di soggetti con caratteristiche diverse dagli standard, per esempio i culturisti.

Se da un lato la perdita di peso determina la variazione dell’IMC dall’altro questo indicatore non riflette la reale variazione della massa muscolare e della massa grassa. Una tecnica che consente di misurare e valutare in modo specifico la composizione corporea è la bioimpedenziometria (BIA), che discrimina la massa magra, la massa grassa e l’idratazione corporea. Questo servizio si chiama BodyPlan e viene effettuato in alcune Farmacie Specializzate, clicca qui e scopri in quali

Dove e come intervenire

Sebbene una piccola parte di responsabilità possiamo imputarla alla genetica e a fattori emotivi, la maggioranza dei risultati li possiamo ottenere modificando le nostre abitudini alimentari e di stile di vita. Su questo tipo di fattori si possono operare cambiamenti anche radicali e sono strettamente legati alle scelte volontarie ed ai comportamenti di vita quotidiani. Per questi consigli ti rimandiamo all’articolo Muoversi e mangiare bene per stare meglio.

La prima cosa che possiamo fare è ridurre l’apporto calorico nella nostra dieta. In parole semplici: mangiare meno e meglio. Piatto bilanciato e completo? Prendiamo come esempio il così detto piatto di Harvard: metà piatto è riempito di verdura e frutta, il resto va suddiviso per un 25% in cereali integrali e per il rimanente 25% in proteine magre, infine come condimento olio d’oliva extravergine. Più pasti facciamo così e meglio è.

Spesa al supermercato? Attenzione, può essere fuorviante! Vai a fare la spesa possibilmente a stomaco pieno con una lista precisa da seguire il più possibile!

Attività fisica idealmente 150 minuti a settimana! Per quanto possibile cerca di mantenerti in movimento il più possibile effettuando i brevi spostamenti a piedi, usando le scale al posto dell’ascensore, andando in bicicletta e parcheggiando l’auto più lontano rispetto al punto di arrivo.

Un ottimo alleato per la tua salute cardiovascolare è la Spirulina: fonte di macronutrienti, in particolare proteine, e micronutrienti, tra cui vitamine e minerali e antiossidanti. Risulta utile nel prevenire la sindrome metabolica per le sue proprietà ipolipidemiche e ipoglicemiche e in modo indiretto tiene sotto controllo il peso corporeo.

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