FARMACIA IN VIAGGIO in...America Latina – Farmacie Specializzate
FARMACIA IN VIAGGIO in...America Latina

FARMACIA IN VIAGGIO in...America Latina

L'estate è in arrivo e per molti è l'occasione di intraprendere viaggi programmati da tempo. Che tu stia pianificando un'avventura in un paese straniero, una vacanza esotica, o semplicemente una gita fuori porta, al mare, in montagna in città...ricorda che il farmacista è un valido punto di riferimento per la tua tranquillità in viaggio con attenzione sempre a salute e benessere.
Consigli su farmaci da portare con sé e loro corretta conservazione, protezione solare e da insetti, condizioni medico-sanitarie delle varie destinazioni, consulti su vaccinazioni, kit di pronto soccorso sono solo alcuni ambiti su cui il farmacista ti può dare supporto. Con le sue conoscenze e la sua esperienza sa darti tutte le informazioni utili o reindirizzarti eventualmente verso figure professionali specifiche.
Leggendo i prossimi articoli, vieni con noi in Europa/Nord America, Africa, Asia, Australia/Oceania e America Latina. Sarà l’occasione per parlarti di alcuni temi caldi dell’estate non legati solo ed esclusivamente a queste destinazioni.

 

 

America Latina: la culla della passione e della diversità

L’America Latina è un continente ricco di diversità, storia e bellezza naturale. Nella punta meridionale troviamo scogliere scoscese e vertiginosi ghiacciai, a nord si alternano la giungla tropicale, spiagge di sabbia bianca, immensi delta fluviali e le mesas (aree di terreno sopraelevate dalla cima piatta e con pareti lisce e verticali, geologicamente tipiche degli ambienti di tipo arido) mentre tra i due estremi corre la dorsale delle Ande. Alla straordinaria varietà geografica corrisponde un’enorme ricchezza di flora e fauna con l’Ecuador che fa parte dei 17 paesi cosiddetti “megadiversi” e ha la più alta concentrazione di biodiversità per km. Inoltre, le regioni più sperdute del continente sono abitate da popolazioni isolate, mentre antichi resti di misteriose opere di alta ingegneria si contrappongono a fascinose metropoli. Prima di partire bisogna verificare quali vaccini siano necessari. È bene ricordare il richiamo contro tetano e difterite, i vaccini contro epatite A, tifo e rabbia, patologie molto frequenti in America Latina, e verificare la presenza di febbre gialla nel Paese di destinazione e la conseguente obbligatorietà della vaccinazione, senza la certificazione della quale non è consentito l’ingresso nel Paese. In America Latina l’unico Paese che la richiede è la Guyana Francese, ma la febbre gialla è presente soprattutto nel bacino amazzonico e da circa un anno è in corso una vasta e seria epidemia sulla costa atlantica del Brasile, in zone fortemente turistiche.

Un lungo viaggio in aereo

Tra l’Italia e l’America Latina ci sono diverse ore di volo e varie ore di differenza di fuso orario. Durante il volo, la bassa umidità nella cabina tende a disidratare: sarà meglio bere in abbondanza bevande non alcoliche, evitare tè, caffè e alcool che aumentano la perdita di liquidi.
Per la pelle sono utili spray contenenti acqua e creme idratanti. In volo, all’altitudine di crociera, il volume dei gas negli spazi chiusi (ad esempio nelle orecchie) si espande di circa un terzo e quindi è consigliabile deglutire o tappare il naso e gonfiare le gote. Poiché anche la pancia si può gonfiare, è meglio evitare le bibite gassate. Stare seduti e inattivi per lungo tempo può far gonfiare le caviglie e i piedi e, nelle persone predisposte, facilitare la formazione di coaguli nelle vene degli arti inferiori: la “trombosi venosa profonda” (TVP).
I fattori che aumentano il rischio di TVP sono: predisposizione individuale con problemi di coagulazione, obesità, gravidanza, alcuni farmaci (compresi i contraccettivi orali) e molte malattie croniche.

 

Buone abitudini per prevenire il gonfiore e conseguente dolore degli arti inferiori (che possono avere un ruolo preventivo anche degli episodi di Trombosi Venosa Profonda) sono:

  • mentre si sta seduti in aereo muovere di tanto in tanto le dita dei piedi e stendere i muscoli dei polpacci e non accavallare le gambe
  • appena possibile alzarsi, fare un po’ di stretching e fare due passi nel corridoio
  • bere molta acqua o succhi di frutta per evitare la disidratazione, non mettere bagagli ingombranti ai piedi per potersi muovere con relativa libertà
  • prediligere cibi a basso contenuti di sale
  • calze a compressione graduata e vestiti comodi possono essere utili se si è soggetti ad insufficienza venosa
  • se predisposti a disturbi coagulativi, il medico potrebbe suggerire prima della partenza l’assunzione di una bassa dose di aspirina o un antiaggregante piastrinico dietro consiglio medico
  • Se sei soggetto a gonfiori, Il tuo farmacista potrebbe suggerirti profilassi con venotonici

 

Disturbi da jet lag

L’attraversamento rapido di più fusi orari causa disturbi da jet lag, la cui insorgenza, durata e gravità sono estremamente soggettive. Le manifestazioni più comuni sono: stanchezza, mal di testa, irritabilità, difficoltà di concentrazione, perdita di appetito e disturbi intestinali. Alcuni di questi sintomi sono dovuti allo stress fisico conseguente al volo, legato alla disidratazione e all’immobilità, ma altri dipendono dal riadattamento dell’orologio interno ai nuovi orari. Nelle prime 24 ore l’organismo dimostra cambiamenti nel ritmo di varie funzioni, compresa la temperatura corporea, i ritmi ormonali e la pressione del sangue, che hanno lo scopo di adattare l’organismo all’attività durante le ore di luce e al sonno durante la notte. Poiché questo orologio richiede tempo per adattarsi, si crea un temporaneo scompenso tra l’ora che esso ritiene sia e l’ora effettiva della località di destinazione: da ciò conseguono i sintomi che noi chiamiamo jet lag. I disturbi sono maggiori al rientro in Italia, quando si vola da ovest ad est. La NASA calcola che per recuperare i normali ritmi è necessario un giorno per ogni ora di variazione di fuso orario.

Per minimizzare i disturbi da jet lag è consigliabile:

  • aggiustare l’orologio sull’ora del Paese di destinazione e regolare le ore dei pasti e del sonno in accordo a tali orari qualche giorno prima della partenza
  • bere molti liquidi per evitare la disidratazione e non assumere alcolici e stimolanti (caffè e tè)
  • all’arrivo fare attività fisica durante il giorno ed esporsi alla luce solare (in America latina nel tardo pomeriggio, al ritorno in Italia al mattino)
  • concedersi tutto il tempo necessario per dormire e riposare prima di cominciare le attività di lavoro o i giri turistici

L’utilizzo della melatonina (un ormone naturale che influenza i ritmi fisiologici del corpo) è un valido alleato per i disturbi da jet leg ed è particolarmente efficace se assunta qualche giorno prima della partenza.
Se si è diretti verso un qualunque luogo posto a un’altitudine elevata bisogna conoscere bene gli effetti che ha sull’organismo la ridotta presenza di ossigeno nell’aria, in particolare oltre i 2000m . I sintomi sono cefalea, gonfiore, emorragie retiniche (piccoli riversamenti di sangue visibili) affaticamento, nausea o perdita dell’appetito, irritabilità e, nei casi più gravi, respiro affannoso, stato confusionale. Per l’alta montagna rimangono validi i consigli che vi abbiamo fornito nell’articolo dedicato a Europa e Nord America.

 

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