Molte problematiche connesse al cuore rimangono asintomatiche fino a quando non è troppo tardi. Oggi, esistono strumenti semplici che, con l’aiuto di un professionista, ti permettono di capire il tuo livello di rischio e di intervenire in anticipo per proteggere la tua salute cardiovascolare.
Che cos’è la sindrome metabolica
La sindrome metabolica è una condizione clinica che aumenta da tre a cinque volte la probabilità di sviluppare malattie cardiometaboliche come diabete, ictus e infarto.
Si caratterizza da alterazioni in almeno tre dei seguenti parametri:
- pressione arteriosa
- glicemia
- colesterolo (HDL)
- trigliceridi
- circonferenza addominale (grasso viscerale)
In Italia, si stima che la sindrome metabolica interessi tra il 18% e il 34% della popolazione adulta, soprattutto tra i 65 e i 74 anni.
Come capire se sei a rischio?
Risulta quindi fondamentale poter stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore come infarto del miocardio o ictus.
Le ultime linee guida europee hanno individuato uno strumento molto utile per poter valutare il rischio: la carta del rischio cardiovascolare. Prende in considerazione sei fattori di rischio:
- sesso
- diabete
- abitudini al fumo
- età
- pressione arteriosa sistolica
- colesterolemia (HLD e LDL)
Carta del rischio cardiovascolare
Esistono diverse carte, suddivise per genere e presenza di diabete: uomo diabetico, uomo non diabetico, donna diabetica e donna non diabetica. Per interpretare correttamente i dati, il primo passo è quindi scegliere la carta corrispondente al proprio profilo.
Una volta selezionata la carta giusta, si passa alla seconda distinzione: fumatori e non fumatori. Identificata anche questa variabile, bisogna trovare il proprio decennio di età e posizionarsi nel punto in corrispondenza dei valori di colesterolemia e della pressione arteriosa.
Il risultato è una classificazione del rischio cardiovascolare in sei categorie MCV. Indicano la stima di quante persone su 100, con le stesse caratteristiche, potrebbero avere un primo evento cardiovascolare importante nei successivi 10 anni.
Qui sotto trovi la legenda con i diversi livelli di rischio:
L’interpretazione corretta dei valori
Questo strumento è pensato per uomini e donne tra i 40 e i 69 anni senza precedenti eventi cardiovascolari. Non è adatto alle donne in gravidanza e ai soggetti con valori estremi nei fattori di rischio, come pressione sistolica oltre i 200 o sotto i 90 mmHg e/o colesterolemia totale superiore a 320 o inferiore a 130 mg/dl.
Per una valutazione corretta, è fondamentale che le analisi dei parametri siano effettuate con criteri standardizzati e che glicemia e colesterolemia derivino da esami recenti (entro 3 mesi). L’interpretazione dei risultati deve sempre essere affidata a un professionista.
Sulla base del risultato ottenuto, si consiglia di eseguire la valutazione del rischio attraverso la carta almeno:
- ogni 6 mesi per persone a elevato rischio cardiovascolare (MCV uguale o superiore al 20%)
- ogni anno per persone a rischio, da tenere sotto controllo attraverso l’adozione di uno stile di vita sano (MCV uguale o superiore a 5%, inferiore a 20%)
- ogni 5 anni per persone a basso rischio cardiovascolare (MCV inferiore a 5%)
La prevenzione come primo passo per il controllo del rischio
Nonostante la sindrome metabolica sia una condizione tipica dell’età avanzata, risulta evidente la necessità di tenere sotto controllo i principali parametri e intervenire modificando la propria dieta e lo stile di vita già in forma preventiva.
Il sovrappeso, ad esempio, altera il metabolismo di zuccheri e grassi, creando le condizioni per lo squilibrio degli altri parametri metabolici coinvolti.
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