Pelle impura e imperfezioni: il ruolo nascosto del microbioma – Farmacie Specializzate

Pelle impura e imperfezioni: il ruolo nascosto del microbioma

Brufoli, punti neri, punti bianchi e pori dilatati sono segni che caratterizzano la pelle impura e che possono comparire a 20, 30 o 50 anni, non solo durante l’adolescenza.

Le imperfezioni derivano da una complessa combinazione di fattori, tra cui l’età, gli ormoni, la genetica ma anche lo stile di vita, l’alimentazione o una skincare non adatta.

Come riconoscere la pelle impura

Conoscere il proprio tipo di pelle e indagare le cause di eventuali impurità è il primo passo per liberarsene e non peggiorare la situazione. Ma come puoi farlo?

La pelle impura spesso appare lucida, con una texture irregolare e un colorito spento. L’eccesso di sebo, insieme all’accumulo di cellule morte, batteri e cheratina possono inoltre ostruire i pori e favorire la comparsa di imperfezioni come brufoli, punti neri, punti bianchi e pori dilatati.

Quali sono le differenze tra i vari tipi di imperfezioni?

  • Pori dilatati: sono piccole aperture sulla pelle che appaiono più grandi e visibili a occhio nudo. Spesso conferiscono alla pelle un aspetto irregolare e poco uniforme.
  • Punti neri (o comedoni aperti): si formano quando il sebo e le cellule morte ostruiscono il poro e a contatto con l’aria si ossidano, assumendo il caratteristico colore scuro. Sono particolarmente frequenti intorno al naso o dove la produzione di sebo è maggiore, in generale nella zona T del viso (fronte, naso, mento).
  • Punti bianchi (o comedoni chiusi): appaiono come piccoli pallini bianchi e si formano quando le cellule della pelle bloccano l’apertura del follicolo pilifero e intrappolano il sebo al suo interno.

Il ruolo del microbioma cutaneo

Il microbioma svolge un ruolo fondamentale per la salute della nostra pelle. Quando è alterato può favorire la comparsa di imperfezioni e, se trascurato, può portare allo sviluppo di patologie cutanee.

Un esempio è il Cutibacterium acnes, un batterio normalmente presente nelle aree sebacee della pelle sana. In presenza di eccesso di sebo, prolifera e rilascia sostanze pro-infiammatorie che contribuiscono allo sviluppo delle imperfezioni.

E gli ormoni?

Tra le principali cause della pelle impura ci sono gli squilibri ormonali. Cortisolo, insulina e ormoni sessuali (androgeni ed estrogeni) stimolano infatti le ghiandole sebacee a produrre più sebo.

Per questo motivo, in alcuni momenti della vita come adolescenza, gravidanza, menopausa o durante il ciclo mestruale, la pelle può apparire meno uniforme e con imperfezioni o impurità.

Inoltre, le variazioni ormonali possono influenzare anche l’equilibrio e la composizione del microbioma cutaneo. Come? Modificando quantità e qualità del sebo, che rappresenta la principale fonte di nutrimento per i microrganismi cutanei.

Come trattare la pelle impura

La strategia migliore per prevenire e ridurre impurità e imperfezioni non è ricorrere a soluzioni drastiche, ma aiutare la pelle a ritrovare il suo equilibrio. L’obiettivo è ridurre tutti i fattori che ne favoriscono la comparsa, senza mai alterarne le naturali difese. Ecco alcuni consigli pratici:

Detergere

Una detersione troppo aggressiva non risolve il problema. Al contrario, priva la pelle dei suoi lipidi naturali e stimola le ghiandole sebacee a produrre ancora più sebo, aggravando la situazione. Scegli detergenti delicati, arricchiti con ingredienti ad attività sebo-normalizzante, lenitivi e in grado di sostenere l’equilibrio del microbioma cutaneo.

Esfoliare

In seguito alla detersione puoi applicare un prodotto contenente ingredienti esfolianti delicati, che aiutano a rimuovere le cellule morte e a liberare i pori. Il risultato sarà una pelle più uniforme, pulita e purificata.

Trattare

Se hai la pelle impura, prediligi creme con texture leggere a rapido assorbimento, con ingredienti sebo-regolarizzanti, uniformanti, astringenti e lenitivi, attenti non solo a limitare la proliferazione batterica, ma capaci di rispettare il microbioma cutaneo, per riportarlo all’equilibrio.

E per intervenire anche dall’interno?

Per ottimizzare i risultati della propria skincare è importante associare alla routine cosmetica, un’alimentazione equilibrata e il giusto integratore alimentare. Eccone alcuni che possono fare notevolmente la differenza e potenziare gli effetti dei cosmetici:

  • Gli Omega-3 contribuiscono a ridurre l’infiammazione cutanea e a modulare la produzione di sebo.
  • L’Inositolo è ottimo nella regolazione ormonale, in particolare dell’insulina.
  • Cardo mariano, carciofo, tarassaco sostengono la funzionalità epatica e i processi di depurazione, spesso collegati all’insorgenza delle impurità. (approfondisci il tema in questo articolo).

Il consiglio in farmacia

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