Conoscere ed essere consapevoli delle caratteristiche della propria pelle è il primo step per prendersene cura.
Una pelle dall’aspetto sano e privo di imperfezioni ci fa sentire più sicuri e a nostro agio. Questo tuttavia non è sempre possibile: ad esempio, nell’età adolescenziale la pelle è spesso impura e grassa e può sfociare anche in manifestazioni più gravi che possono creare disagi psicologici da non sottovalutare.
Ci sono però anche altri fattori che possono irritare la nostra pelle: genetici e ambientali, skincare inadatta alla propria pelle, abitudini alimentari scorrette, assunzione/sospensione di farmaci, fumo, stress.
Pelle grassa, mista, impura…cerchiamo di orientarci in queste tipologie di pelle e di comprenderne le caratteristiche specifiche.
Evita la proliferazione dei batteri patogeni abbassando il ph della pelle che dovrebbe essere sempre leggermente acido 4-6.5 (stato di eubiosi). Quando invece il microbioma cutaneo si altera, automaticamente l’ambiente diviene più favorevole per la colonizzazione di batteri patogeni (disbiosi cutanea).
È importante scegliere con cura il detergente più adatto: capita che i soggetti che percepiscono la cute unta e impura utilizzino prodotti troppo aggressivi che favoriscono invece l’infiammazione.
Quali sono i prodotti quindi in grado di riportare integrità ed equilibrio alla pelle?
Formulazioni con principi attivi come la Bardana con proprietà sebonormalizzanti oppure la Niacinamide (vitamina B3) che ha azione lenitiva e seboregolatrice.
Per ripristinare l’equilibrio del microbioma cutaneo possiamo utilizzare prodotti specifici a base di probiotici come i dermocosmetici contenenti il ProBiotico-Balance, fermento lisato ottenuto dal probiotico Lactobacillus plantarum, stimola la sintesi di ß-defensine, peptidi endogeni, che riequilibrano la microflora cutanea difendendola dalla proliferazione dei batteri nocivi.
Anche in questo caso l’azione più importante è sempre l’idratazione della pelle!
Va ricordato infatti, al contrario di quanto si potrebbe pensare, che una pelle con sovrapproduzione di sebo può, allo stesso tempo, essere disidratata.
Infine, ricordiamoci sempre di proteggerci dalle radiazioni UV utilizzando la giusta fotoprotezione ogni giorno, preveniamo così la comparsa di inestetismi come le discromie.
Ti aspettiamo nelle FARMACIE SPECIALIZZATE per informazioni e consigli personalizzati per il benessere della tua pelle!
Una pelle dall’aspetto sano e privo di imperfezioni ci fa sentire più sicuri e a nostro agio. Questo tuttavia non è sempre possibile: ad esempio, nell’età adolescenziale la pelle è spesso impura e grassa e può sfociare anche in manifestazioni più gravi che possono creare disagi psicologici da non sottovalutare.
Le cause
Le cause sono molteplici ma al primo posto troviamo sicuramente gli squilibri ormonali. Le ghiandole sebacee sono infatti molto sensibili a questi squilibri e rispondono con un aumento nella produzione del sebo.Ci sono però anche altri fattori che possono irritare la nostra pelle: genetici e ambientali, skincare inadatta alla propria pelle, abitudini alimentari scorrette, assunzione/sospensione di farmaci, fumo, stress.
Pelle grassa, mista, impura…cerchiamo di orientarci in queste tipologie di pelle e di comprenderne le caratteristiche specifiche.
- Pelle grassa: in caso di pelle oleosa che alla vista risulta lucida e con pori dilatati. Deriva da un’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee ma attenzione! Pelle grassa non è sinonimo di pelle acneica anche se può indicare una predisposizione a questa patologia.
- Pelle impura: quando il sebo è intrappolato nei follicoli e favorisce la comparsa di punti neri e punti bianchi. I punti neri si sviluppano nell'apertura dei follicoli piliferi quando sebo, detriti e batteri si accumulano mentre i punti bianchi si presentano quando le cellule della pelle bloccano l'apertura del follicolo pilifero e il sebo si accumula all’interno.
- Pelle mista: è caratterizzata da un mix di zone oleose e zone più secche. Le zone oleose sono le aree dove si concentrano pori dilatati e imperfezioni, in particolar modo la zona T del viso (fronte, naso, mento) dove c’è una maggior concentrazione di ghiandole sebacee. Le aree più secche si concentrano invece nella zona U, in particolare sulle guance.
E il microbioma cutaneo?
Il microbioma cutaneo è composto dall’insieme dei batteri che risiedono nella pelle e che sono sensibili ad alcune condizioni esterne e interne (clima, igiene, alimentazione, stile di vita, composizione stessa di sebo e sudore).Evita la proliferazione dei batteri patogeni abbassando il ph della pelle che dovrebbe essere sempre leggermente acido 4-6.5 (stato di eubiosi). Quando invece il microbioma cutaneo si altera, automaticamente l’ambiente diviene più favorevole per la colonizzazione di batteri patogeni (disbiosi cutanea).
Come trattare queste tipologie di pelli
Per limitare la produzione di sebo e riportare il microbioma in uno stato di equilibrio possiamo usare dermocosmetici che aiutino a regolare la produzione di sebo, ridurre le impurità e ristabilire il film idrolipidico e l’idratazione cutanea.È importante scegliere con cura il detergente più adatto: capita che i soggetti che percepiscono la cute unta e impura utilizzino prodotti troppo aggressivi che favoriscono invece l’infiammazione.
Quali sono i prodotti quindi in grado di riportare integrità ed equilibrio alla pelle?
Formulazioni con principi attivi come la Bardana con proprietà sebonormalizzanti oppure la Niacinamide (vitamina B3) che ha azione lenitiva e seboregolatrice.
Per ripristinare l’equilibrio del microbioma cutaneo possiamo utilizzare prodotti specifici a base di probiotici come i dermocosmetici contenenti il ProBiotico-Balance, fermento lisato ottenuto dal probiotico Lactobacillus plantarum, stimola la sintesi di ß-defensine, peptidi endogeni, che riequilibrano la microflora cutanea difendendola dalla proliferazione dei batteri nocivi.
Anche in questo caso l’azione più importante è sempre l’idratazione della pelle!
Va ricordato infatti, al contrario di quanto si potrebbe pensare, che una pelle con sovrapproduzione di sebo può, allo stesso tempo, essere disidratata.
Infine, ricordiamoci sempre di proteggerci dalle radiazioni UV utilizzando la giusta fotoprotezione ogni giorno, preveniamo così la comparsa di inestetismi come le discromie.
Beauty routine delle pelli grasse, impure e miste
Riassumiamo per punti la beauty routine per queste pelli:- Detergere con detergenti delicati
- utilizzare, post-detersione, una soluzione micellare purificante (aiuta ad assorbire il sebo)
- applicare una crema dalla texture leggera, purificante con polveri adsorbenti che vada a ridurre l’eccesso di sebo ma allo stesso tempo abbia un’azione idratante e di rinforzo della barriera cutanea
- utilizzare periodicamente maschere purificanti a base di argilla utile ad affinare la grana della pelle e assorbire il sebo in eccesso
- aggiungere alla propria crema degli attivi concentrati come l’acido mandelico
- applicare un fotoprotettore
Un aiuto dall’inositolo
Oltre alla dermocosmesi ci supporta la nutraceutica: l’inositolo è un ottimo regolatore ormonale, in particolar modo dell’insulina. Viene così favorito il fisiologico equilibrio ormonale, permettendo di migliorare l’aspetto della pelle.Ti aspettiamo nelle FARMACIE SPECIALIZZATE per informazioni e consigli personalizzati per il benessere della tua pelle!