FARMACIA IN VIAGGIO in...Asia – Farmacie Specializzate
FARMACIA IN VIAGGIO in...Asia

FARMACIA IN VIAGGIO in...Asia

L'estate è arrivata e per molti è l'occasione di intraprendere viaggi programmati da tempo. Che tu stia pianificando un'avventura in un paese straniero, una vacanza esotica, o semplicemente una gita fuori porta, al mare, in montagna in città...ricorda che il farmacista è un valido punto di riferimento per la tua tranquillità in viaggio con attenzione sempre a salute e benessere.
Consigli su farmaci da portare con sé e loro corretta conservazione, protezione solare e da insetti, condizioni medico-sanitarie delle varie destinazioni, consulti su vaccinazioni, kit di pronto soccorso sono solo alcuni ambiti su cui il farmacista ti può dare supporto. Con le sue conoscenze e la sua esperienza sa darti tutte le informazioni utili o reindirizzarti eventualmente verso figure professionali specifiche.
Leggendo i prossimi articoli, vieni con noi in Europa/Nord America, Africa, Asia, Australia/Oceania e America Latina. Sarà l’occasione per parlarti di alcuni temi caldi dell’estate non legati solo ed esclusivamente a queste destinazioni.

Asia, l’incantevole Oriente

L’Asia è il continente più popolato, culla delle più antiche civiltà. Si estende per ben 164 gradi di longitudine, quasi totalmente nell’emisfero settentrionale, con una superficie complessiva di 44.000.000 kmq (quasi 4 volte e mezza l’Europa). L’Asia non è soltanto il continente più esteso della Terra, ma anche quello in cui sono presenti i più profondi contrasti fisici, umani ed economici. Ha una popolazione che rappresenta quasi i 3/5 della popolazione terrestre, ma distribuita in modo poco uniforme: si passa dalle aree desertiche, praticamente disabitate, a quelle della costa cinese, del Giappone e dell’Indonesia, dove si raggiungono i 1.000 abitanti per km². In caso di un viaggio in questo continente innanzitutto bisogna verificare con attenzione il proprio stato immunitario. Soprattutto nelle zone rurali è consuetudine per le popolazioni condividere gli spazi con i propri animali e questa promiscuità è stata la causa dell’insorgenza di importanti patologie degli ultimi anni (SARS e influenza aviaria) e anche della continua presenza di ben note malattie infettive, fortunatamente prevenibili con i più comuni vaccini. Pertanto, prima di partire informiamoci bene sul tipo di viaggio e sull’itinerario e verifichiamo se siamo immuni contro tetano e difterite, epatite A e B, rabbia, colera e febbre tifoide.

 

Rischio rabbia

Per tutti i viaggiatori è bene sapere che non si deve dare confidenza a cani, gatti o ad animali selvatici come le scimmie e bisogna evitare il contatto di manguste, procioni, pipistrelli ed altri animali possibili portatori del virus della rabbia. L’India infatti è il Paese con il più alto numero di casi di rabbia nel mondo. La rabbia è diffusa in Nepal, presente in Indonesia e in molti paesi del Continente asiatico incluso il Medio Oriente. Anche in paesi come India e Cina potrebbe essere difficile ricevere nelle strutture sanitarie immunoglobuline secondo gli standard internazionali, per cui le persone morse da cani dovrebbero farsi trasportare a Bangkok, Hong Kong oppure decidere l’immediato rimpatrio in Italia. La vaccinazione pre-esposizione è indicata nei viaggiatori che soggiornano in Asia per lunghi periodi o per chi potrebbe essere a rischio maggiore per motivi professionali.

 

Malattie trasmesse dalle zanzare

A livello virale, l’encefalite giapponese, trasmessa all'uomo da zanzare Culex, rappresenta un rischio specifico del continente asiatico a seconda della zona e del periodo dell’anno. Solo i viaggiatori che soggiornano in aree rurali e/o restano a lungo nei paesi endemici corrono il rischio di contrarre l’encefalite giapponese, per la quale è disponibile anche in Italia da anni un vaccino efficace.
Anche il rischio di malaria è presente nella maggior parte dei paesi del continente asiatico e varia da paese a paese e all’interno del singolo paese da zona a zona. La malaria è una patologia molto seria, prevenibile e curabile con i farmaci presenti in commercio, che vanno assolutamente assunti secondo prescrizione medica e senza interruzioni, ma diventa fatale se la diagnosi e il trattamento vengono ritardati. I viaggiatori verso aree remote possono portare con sé un farmaco a base di artemisinina per il trattamento presuntivo di emergenza (stand-by-emergency treatment) che può essere assunto qualora ci si trovi lontano da strutture sanitarie, entro 24 ore dalla comparsa di una febbre presumibilmente di origine malarica. È comunque sempre indispensabile durante le ore notturne l’uso di repellenti cutanei (DEET, icaridina, IR3535) e di impregnanti per abiti (permetrina).
In tutti i paesi asiatici sono diffusi i virus di dengue, chikungunya e zika, agenti patogeni di malattie infettive emergenti, causa di diverse epidemie nel Sud Est Asiatico. Contro queste patologie non esistono al momento vaccini e l’unica forma di prevenzione è quella della protezione individuale, con vestiario adeguato e con insettorepellenti, contro le zanzare Aedes Aegypti o Aedes albopictus (zanzara tigre) che le trasmettono all’uomo e che pungono durante le ore diurne, prevalentemente dopo l’alba e prima del tramonto. Non esiste la possibilità di contagio diretto tra uomo e uomo; l’essere umano, se punto da una zanzara infettata dai virus di dengue, chikungunya e zika, diventa “ospite” della malattia e, durante il periodo di contagiosità, può veicolare il virus a nuove zanzare che, a loro volta, lo trasmetteranno ad altre persone. La malattia da zika è nella maggior parte dei casi asintomatica, ma è molto rischiosa se contratta in gravidanza o nei mesi immediatamente precedenti (il virus permane nell’organismo a lungo) per l‘alto rischio di microcefalia nei nuovi nati. I sintomi di dengue, chikungunya e zika, insorgono in modo improvviso e sono spesso simili a quelli dell’influenza o di altre malattie febbrili: febbre, fortissimi dolori muscolari e alle ossa, forte cefalea e, a volte, nausea, vomito e rash cutaneo. Secondo molti esperti l’incidenza di febbre dengue nei viaggiatori è sottostimata; molti contraggono la malattia mentre sono in viaggio, spesso guariscono in poche settimane e quindi non segnalano l’infezione al loro rientro.
Attenzione sempre anche all’alimentazione, per quanto riguarda la diarrea del viaggiatore vi rimandiamo ai consigli citati nell’articolo Farmacia in viaggio in…Africa.

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